giovedì 30 gennaio 2014

Ora potete portarvi persino il cappotto

Un mio amico oggi mi ha detto: "ma con l'esperienza che ormai hai acquisito, perché non crei un blog, una sorta di Vade Mecum, che parli dei negozi di mobili della nostra città?"

Perché, non lo sto già facendo?
Non avete chiarissimo in mente cosa fare nel caso di matrimonio istantaneo?
Se vi dovesse capitare, improvvisamente, di dovere arredare una casa, non sapreste già cosa fare e dove andare, semplicemente leggendo il mio blog?
Se non è così, se ancora vi mancano dei dettagli alla scelta dei suppellettili per la vostra nuova dimora, se per esempio doveste trovarvi sprovvisti, che ne so, di un appendipanni, e non sapeste dove trovarlo, ecco, io ho il negozio che fa per voi.
Proprio ieri, infatti, abbiamo girovagato in lungo e in largo in tutta la città, impelagandoci tra l'altro in ore infinite di traffico, in cerca di un faretto per la cucina. Questa volta, però, avevo ben chiaro il negozio dove trovarlo, ed avevo persino un'idea vaga di quello che dovevamo comprare. Non avevo idea, invece, del fatto che il negozio che dovevamo visitare chiudesse i battenti 1 ora prima del normale orario di chiusura.
E così, dopo oltre 75 ore di traffico (in realtà circa 3/4 d'ora, ma con l'impazienza di Vicio, che in questi casi comincia a sbuffare e lamentarsi incessantemente come se il traffico ce l'avessi messo io per strada apposta per fargli un torto, valgono almeno per 75) per arrivare al posto stabilito, senza nemmeno l'uso del fidato compagno di viaggi Navigatore, troviamo le porte del negozio chiuse e, davanti a queste, persino una serie di inferriate incatenate tra di loro esattamente disposte per impedirci anche solo di avvicinarci alle vetrine.
Segno evidente che quel negozio non ci voleva.
Segno evidente che ieri dovevamo recarci in uno dei miei negozi preferiti lì in zona, quel negozio dove la commessa anzianotta, che per comodità chiameremo Gisella, passa il tempo a canticchiare canzoncine a caso in tema con la stagione del momento.
Per esempio a Natale, quando ci andai con mia sorella, canticchiava Jingle Bells, ieri intonava una canzone che stava ascoltando alla radio. Musicalmente aggiornata la signora! La chiameremo Fargetta.
Dopo i primi minuti di gironzolamento all'interno del negozio, dove per "gironzolamento" intenderemo attenta ispezione di un angolo di negozio di circa 2 metri quadrati stracolmo di "chincaglierie e ammennicoli" in stile vintage/industriale e contestuale analisi approfondita di tutti gli oggetto presenti valutando scrupolosamente se acquistarli o meno, la signora, detta Gisella, ha cominciato a stilarmi un elenco di tutte le cose presenti all'interno del negozio che a lei piacevano e che voleva portarsi a casa.
Quindi, mentre Vicio continuava ad analizzare un faretto vintage snodabile in ottone, io mi apprestavo a girare per il negozio con Gisella e a commentare con lei gli oggetto che le piacevano e dove intendeva posizionarli in casa. Tutti, dal porta-riviste al porta-chiavi-per-cani (non fate domande), da piatto da portata alla credenza in ferro battuto esposta in vetrina.
Se ve lo state chiedendo: sì, sono entrata dentro la vetrina con Gisella.
Per una serie di fortunati motivi che abbiamo preferito non indagare, la signora Gisella non voleva portarsi a casa gli oggetti che piacevano a noi, lasciandoquindi  a noi la vantaggiosissima possibilità di comprarli, doppi.
Perché noi, nell'indecisione fra quale dei 2 appendipanni comprare e per paura che Gisella ce li togliesse di mano per portarseli a casa, li abbiamo comprati entrambi, metti che domani avremo in casa persone con cappotto.

sabato 25 gennaio 2014

Labbra a forma di divano

Finalmente siamo riusciti a chiudere il cerchio, giovedì scorso.
Finalmente, dopo mesi dalle prime ispezioni, abbiamo completato il giro dei 4 negozi di divani. Con il risultato (ovvio) che erano più belli i divani del primo negozio.
Questa la scena: noi in auto a cercare il primo negozio, Divani & Divani, google web, nome e città, indirizzo trovato, google maps, navigatore, arriviamo a destinazione. Davanti a noi un piccolo negozio di divani con pochi divani e prezzi altissimi. Entriamo. La commessa non aveva nemmeno finito di dire "prego, desiderate qualcosa?" che già Vicio la odiava. Subito. Come quando si dice "amore a prima vista", in questo caso a prima vista eravamo già con un piede fuori dal negozio. La risposta di Vicio:
"intanto vaghiamo un pochino"
La commessa "prego?"
"dico, intanto prima vaghiamo"
La commessa "come scusi?"
"intanto vaghiamo"
io "diamo un'occhiata in giro"
La commessa "aaahhh, ok! Va-Ga-Te! Prego, fate pure, quando avrete finito di vagare potete chiamarmi".
Bene, giriamo, adocchiamo un divano, chiediamo il preventivo, odiamo la commessa e andiamo via.
Passo successivo: il quarto ed ultimo negozio da visitare, con la solita procedura, google web, indirizzo, google maps e via.
Direzione Via Regione Siciliana civico 9.947.894.627 (circa), io "so dov'è, è vicino, mi pare di passarci davanti spesso, quando ritorno a casa, zona Motel Agip".
E così ci dirigiamo, prima in via Regione Siciliana, poi percorriamo il tratto dove pensavo fosse il negozio, che chiaramente non c'era. La signorina del navigatore "procedere per altri 500 metri", superiamo il ponte di via Belgio, ed io "ah, forse ho capito! Il negozio è in questa zona di negozi di piastrelle", la signorina del navigatore "procedere per altri 800 metri", io "ho capito, forse è più avanti... dove ci sono tutti quei negozi di mobili...", procediamo, superiamo le uscite, tutte. La signorina del navigatore "procedere per altri 4,5 chilometri".
Panico. In quale città ci sta portando?
E fu così che scoprimmo il grande showroom di Chateau D'ax fuori città. A dire il vero, trovato il negozio, la signorina del navigatore ci diceva di procedere per altri 500 metri, motivo per il quale Vicio ipotizzò che quello fosse solamente lo showroom e più avanti, 500 metri oltre, ci fosse il negozio vero e proprio.
Perché mai, dico mai, dare torto al navigatore. Mai.
Molto poco sensato, però, fare due negozi giganteschi, lontanissimi dal centro abitato, grandissimi e molto vicini tra loro, la signorina del navigatore ne converrà sicuramente.
Di fatto non lo sapremo mai, ci siamo limitati a visitare solamente quello che chiameremo "showroom" ignorando la voce della signorina del navigatore che ci voleva portare ancora oltre. Forse lei semplicemente non voleva che la abbandonassimo, forse aveva bisogno di altri cinquecento metri di compagnia, forse la signorina del navigatore soffre di solitudine e non vuole essere abbandonata e lasciata da sola, in macchina. In effetti, se ci pensi, ti porta dove vuoi e alla fine tu la lasci lì, lei ti ci ha portato ma le tocca sempre aspettarti in macchina. In ogni caso, arrivati allo "showroom", abbiamo spento il navigatore, mi dispiace.
Per dovere di cronaca voglio precisare che il suddetto showroom li vendeva anche, i prodotti, oltre a mostrarli. Motivo per cui mi sento di escludere la presenza dell'altro negozio 500 metri più avanti... stupida signorina che ci porti fuori strada!
Entrati dentro, in conclusione, non abbiamo fatto che il solito giretto trovando i soliti divani con le solite commesse appiccicose, i soliti modelli tre-posti-cuscino-recrinabile (ma perchè?), i soliti braccioli curvi, e così via fino alla frutta finta nelle ciotole.
Da qui una conclusione: per quando puoi cercare, troverai sempre divani tutti uguali, stessi braccioli, stessa seduta, stessi cuscini, stessi tessuti, stesso primo-cuore, stessa promozione 50più50, stessa Sabrina Ferilli, stessa pelle, stessa ecopelle.
Mi chiedo come abbia fatto quel tizio che si è inventato il divano a forma di labbra.

giovedì 2 gennaio 2014

Ovunque ti giri ti piazzano una Chiesa

Se c'è una cosa difficile nell'organizzare un matrimonio è scegliere la Chiesa, ma se c'è una cosa bella nell'organizzare un matrimonio è scegliere la Chiesa.
Ora, noi siamo esattamente nella fase di scelta della Chiesa, oltre che della "sala", del catering e di tutto il resto.
Il vero problema della scelta della Chiesa è principalmente quello di cercare di conciliare i miei gusti in fatto di celebrazione del matrimonio in una Chiesa, che prevedono me e il mio sposo sul prato, circondati da alberi e sedie bianche coi nastri... e i gusti di Vicio che ci vedono in costume, su una spiaggia, alle Fiji.
Alla luce di questo, decidere fra lo stile arabo-normanno e lo stile barocco non sta risultando una delle scelte più facili della nostra vita.
Le visite si stanno svolgendo più o meno così:
Io e Vicio visitiamo la Chiesa 1
io "ti piace?"
Vicio "si bella, quindi abbiamo deciso questa, no?"
E così ci ritroviamo a chiedere informazioni per la data all'addetto alle visite turistiche, che ci fa parlare col sacrestano che ci fa parlare col parroco, ad ipotizzare date plausibili, a valutare coincidenze con ville ricevimenti, arriviamo a trovare anche una serie di motivazioni per cui ha senso scegliere quella Chiesa, ci immaginiamo dentro la Chiesa con abito bianco, tappeto, genitori, testimoni e tutto il resto della combriccola. Io arrivo persino a pensare a come starà bene il nome della Chiesa scritto sulle partecipazioni e a come descrivere il percorso agli invitati.
E così, mentre parliamo di questo e stabiliamo che almeno la Chiesa è ufficialmente decisa, troviamo la Chiesa 2:
io "ti piace?"
Vicio "si bella, quindi abbiamo deciso questa, no?"
E giù a scegliere date, parlare con sacrestani, genitori, testimoni, tappeti, ecc.
Oggi per esempio abbiamo visitato 4 Chiese e, ogni volta, l'ultima era più bella della precedente.
Per questo motivo ho deciso che adesso stilerò un breve, anzi brevissimo, vade mecum (scegliendo fra i dettagli principali ed assolutamente improrogabili) del perfetto sposino, cosicché se per caso qualcuno di voi avesse in mente di sposarsi, già da domani, saprebbe stabilire quali sono i dettagli a cui dovrà fare attenzione quando dovrà scegliere la Chiesa. Oppure semplicemente l'elenco dei dettagli di tutte quelle cose a cui non aveste mai fatto caso ma che da ora comincerete a verificare per valutare la bontà o meno di una Chiesa quale Chiesa del vostro matrimonio. Oppure tutti quei dettagli ai quali non avevate mai fatto caso e ai quali continuerete a non fare caso perché non siete fuori di testa come me.
In ogni caso, ecco l'elenco:
- la Chiesa che avete in mente ha un ingresso centrale dal quale può accedere la sposa camminando dritta verso l'altare?
- la Chiesa che avete in mente ha uno spazio abbastanza comodo per accogliere sposi e testimoni davanti all'altare senza che i primi debbano necessariamente stare seduti in braccio ai secondi?
- la Chiesa che avete in mente ha uno spazio comodo davanti all'altare non troppo grande da fare sembrare il prete un puntino in lontananza visto dalla postazione degli sposi?
- la Chiesa che avete in mente ha dimensioni proporzionate alla quantità di invitati che avete in mente di invitare senza che le 200 persone partecipanti occupino solamente le prime 2 file lasciando il resto dei banchi occupati da balle di fieno che rotolano in lontananza, ma senza che i genitori debbano tenere in braccio i figli diciottenni per far sedere il nonnino anziano?
- la Chiesa che avete in mente ha abbastanza finestre da essere molto luminosa ma non tanto luminosa da sembrare un ospedale?
- la Chiesa che avete in mente ha la quantità giusta di affreschi e statue tale da risultare bella nelle foto anche quando le riguarderete fra 10 anni?
- la Chiesa che avete in mente ha un esterno comodo nel quale gli sposi si possano soffermare a salutare gli invitati senza essere investiti da macchine/motorini/ciclisti/carrozze e senza che la gente, ferma per il traffico, li maledica a colpi di clacson?
- la Chiesa che avete in mente ha abbastanza gradini fuori da non risultare sottomessa rispetto alla strada?
- la Chiesa che avete in mente ha un numero limitato di gradini fuori, in modo da andare incontro a nonni e parenti anziani, ma anche per evitare che la sposa, all'uscita, faccia il volo del cigno?
- la Chiesa che avete in mente ha un esterno con prato ed alberi in modo da trasmettere serenità e pace dopo la cerimonia?
- la Chiesa che avete in mente ha uno spazio comodo per l'auto degli sposi in modo che all'uscita dalla Chiesa non debbano correre in auto e scappare prima che gli invitati si accorgano della loro assenza?
- la Chiesa che avete in mente all'esterno ha poca distanza fra la porta di ingresso e la zona dove gli amici vi tireranno il riso, in modo che gli sposi vengano colti di sorpresa quando usciranno anche se saranno pronti alla pioggia di cibo & amido da mesi?
- la Chiesa che avete in mente ha sedie/sedili/banchi comodi e spazi accoglienti ed esteticamente belli ed in buone condizioni di usura?
Se avete risposto di Sì ad almeno il 99% delle domande sopra elencate siete prontissimi a fare il grande passo:
chiamarmi al telefono ed indicarmi che Chiesa avete in mente.