mercoledì 30 gennaio 2013

Le tasche segrete funzionano alla perfezione!

La giornata di oggi è stata talmente assurda che merita un'analisi approfondita, per punti.
- ore 10:00, dopo aver letto le prime email della giornata e risposto alle prime telefonate di lavoro mi apprestavo a cominciare a creare un documento di calcolo come mi era stato richiesto dalle alte sfere. Proprio le alte sfere, in quel momento, mi chiamano dal fondo del corridoio "Elisabetta!", io ignara, mi alzo dalla sedia e vado in corridoio "chiama me?", lui "sì, si sbrighi per la riunione!" io "quale riunione?" lui "ma nessuno in questa azienda legge le mie email?". Torno, leggo la mail ricevuta mezz'ora prima, preparo, in un tempo che potrebbe essere stato 10 nano secondi, i documenti richiesti nella suddetta email, corro alla riunione. Mi siedo che già alcuni colleghi stavano spiegando il problema del giorno che io ignoravo, ricontrollo i fogli stampati richiesti nella suddetta email, guardo loro che parlano, ricontrollo i fogli e trovo un errore su un documento, appunto l'errore per segnalarlo al rientro al mio reparto, mi giro di nuovo verso il collega che spiegava il problema che io ignoravo. Il collega e l'alta sfera quindi mi guardano e aspettano, l'alta sfera stava dicendo qualcosa che si concludeva con una domanda rivolta a me. Io "cosa?". Ok, non stavo seguendo! Ma mi ero appena seduta, il discorso era già cominciato e io non sapevo nemmeno di cosa si stesse parlando.
- ore 19:00, in palestra, affaticata dalla prima mezz'ora di esercizi, mi apprestavo a seguire gli ordini dell'istruttrice sulla quantità di addominali da ripetere. L'istruttrice mi si avvicina e mi chiede all'orecchio "ma tu mangi?", io, addome contratto "sì, perch?" lei "perchè sei molto..." io "pallida?" "sì" io "... e con le occhiaieh" "sì" io "sì, forse ho qualch problema di... ehm.." lei "sei anemica?". Ok, sono un poco anemica, tutto qui.
- ore 19:30, finiamo la lezione. Tutti andiamo via salutando l'istruttrice. Lei però, mi ferma per un braccio e mi dice di restare. Mi fa una predica sul fatto che devo mangiare bene e che devo fare delle visite mediche, che sono troppo anemica e che devo curarmi.
- ore 20:00, dal benzinaio, dal secondo benzinaio, perchè il primo ha chiuso davanti a me con la tanica della mia auto che implorava pietà. Dal secondo benzinaio "buonasera, venti euro". Il marocchino attacca la pistola e va per pulirmi il vetro, che io volevo dirgli "senti giovanotto, evitati la fatica che tanto non c'è trippa per gatti". Intanto però la pistola erogava benzina e superava la quota 20 euro. Io apro lo sportello, il signor benzinaio accorre e spegne al volo. Importo benzina erogata: 30 euro. Il benzinaio si scusa e mi chiede i soldi. Ora, caso volle che io avessi solamente 20 euro scambiate, e caso volle (giuro! in un primo momento ho bluffato, ma poi mi sono ricordata che veramente l'avevo lasciata a casa) che non avessi nemmeno la carta bancomat. Niente, avevo solo 20 euro e poco più di 1 euro in monete. Ora il benzinaio aspetta che io domani torni da lui con i 10 euro...
- ore 20:15, dal panettiere, fortunatamente prima di scendere dall'auto questa volta, mi accorgo che quei pochi spiccioli non bastano per i panini da comprare, quindi vado a casa, prendo le monete e torno al panificio, salvo poi ricordarmi che... ieri, quando ho dimenticato di restituire i famosi 10 euro a Vicio, li avevo nascosti in una tasca segreta del borsellino per evitare di spenderli...

sabato 12 gennaio 2013

Del matrimonio, il mio?

Se c'è una cosa alla quale non ho mai pensato realmente, nella mia vita, è il Mio Matrimonio.
Non lo so perchè non ci ho mai pensato, non è che proprio non ci ho mai pensato, diciamo che al contrario di certe ragazze che già a 5 anni sapevano come sarà il loro abito e che colore di occhi avrà il loro marito, io invece non sapevo a 5 anni come sarebbe stato il mio abito bianco. Cioè a 5 anni sicuramente lo immaginavo diverso da come l'ho poi immaginato a 12 anni, e ancora diverso da come l'ho poi immaginato a 18 anni, diverso da come lo immaginavo a 25 anni e diverso ancora da come lo immagino ora. Molte, tutte, le ragazze ci pensano a quanto pare. E io non è che non ci ho mai pensato. Diciamo che era un pensiero lontano, sfocato, non preciso.
Ok, insomma, ci ho pensato pure io.
E le uniche due cose che ho realizzato, ricostruendo i miei pensieri in tutti questi anni, sono:
 
1. come vorrei che fosse l'automobile che preleverà me e mio marito fuori dalla Chiesa.
2. come mi vedo, svolazzante fra i tavoli a ridacchiare con gli invitati.
  
Queste sono le uniche due considerazioni che sono riuscita a fare circa il mio matrimonio in ben 33 anni di onorata carriera femminile.
Ora, anche se in prima analisi sembrano banali e brevissime idee, concepite in mezzo secondo di pensiero casualmente rivolto ad un poco probabile giorno delle mie nozze, in realtà contengono, al loro interno, l'intera organizzazione matrimoniale (sono talmente concisa e decisa che potrei fare la wedding planner). Infatti, pur non avendoci mai pensato a fondo, ma avendo chiari in mente solamente i due punti di cui sopra, posso già descrivere dettagliatamente cosa dovete aspettarvi entro i prossimi 2 anni (ebbene sì!):
  
a. ci sarà una chiesa (necessaria per potervi uscire, alla fine, e salire in macchina)
b. ci sarà uno sposo (conditio sine qua non)
c. ci saranno degli invitati, anche in chiesa (altrimenti l'idea di una macchina diversa sarebbe infruttuosa, diversa dalla mia idea a lungo costruita negli anni; nel senso: la macchina sarebbe comunque quella, ma non farebbe la scena che deve fare se non ci fosse qualcuno intorno a guardarci e festeggiarci. Il circondario di persone intorno all'automobile, fuori dalla chiesa, è un dettaglio necessario ad ogni matrimonio)
d. ci sarà un banchetto successivo alle nozze (non è detto che questo sia sempre sottinteso)
e. avrò un abito bianco svolazzante (altrimenti non potrei svolazzare tra i tavoli)
f. il matrimonio sarà d'estate (perchè, essendo io svolazzante fra i tavoli all'aperto, in mezzo ad un prato, necessariamente i nostri ospiti non devono morire ibernati ne' cenare col cappotto)
g. ci sarà del buon vino (questo non è tanto presente nella mia immaginazione, ma essendo sia gli sposi sia gli invitati di buon umore, sicuramente c'è del buon vino a mettere allegria. INsomma, qui offre la casa)
h. il matrimonio sarà divertente e senza rumori musicali (perchè altrimento non si potrebbe ridacchiare svolazzanti. Per rumori musicali si intende Gente Che Canta. Nessuna voce di nessuno, non siamo al Piano Bar, santocielo, è un matrimonio!)
i. la cena sarà buona, gli invitati soddisfatti e ci sarà una piacevole musichetta di sottofondo (questi dettagli sono necessari per il punto 2 in cui svolazzo fra i tavoli)
l. il banchetto sarà una cena, quindi la messa in Chiesa sarà di pomeriggio. Orari decisi.

Tutto organizzato insomma. Vicio può dormire sonni tranquilli. Tutti gli altri potete anche fare il ruolo degli invitati, cominciate a studiare le vostre parti.