sabato 9 novembre 2013

Nuovi amici, vecchi amici

Che dire? Tutto procede come sempre, stesso lavoro, stessa vita, stessi amici, stessa palestra.
Poi c'è che viene e c'è chi va, come sempre accade.

L'istruttrice di step, per esempio, ha deciso di abbandonare il corso per tornare nella sua città. Sapevo che mi sarebbe mancata già da quando ci ha annunciato la novità, lunedì scorso. Ma mai, mai avrei immaginato quanto, fino a ieri, quando l'istruttore sostituto (il cicciotto) ci ha propinato la nuova lezione di yoga misto a pilates misto a stretching misto a strani balletti zen misto a niente. Flextone pare si chiami.
Mi sentivo dentro una di quelle pubblicità dove la musica di sottofondo è una nenia in latino cantata da un coro di baritoni nordeuropei. Avete presente? La tipica pubblicità di una nuova e fiammante automobile che scorrazza per delle strade deserte con un sottofondo cupo ma sofisticato. In questa scena dovrete adesso immaginare una ventina di persone in tuta che si agitano a ritmo di musica. Forse la pubblicità che ho in mente è di un alcolico (Martini?), con un uomo vestito da donna ed una donna vestita da uomo. Non ricordo.
Voi figuratevi una scena zen con della gente in tuta che striscia, balla, salta, si immobilizza. Ecco, per figurarvi meglio questa scena, pensate agli allenamenti della vipera, la tigre, la mantide e la scimmia di Kung Fu Panda nel secondo film.
Questi eravamo noi ieri.
Io, chiaramente in ritardo, entro nella sala mentre già tutti ballavano seguendo l'istruttore. Ho capito che qualcosa puzzava sin da subito, quando ho notato che erano tutti scalzi, compreso l'istruttore cicciotto. E il qualcosa che puzzava non erano certamente i piedi dei Compagni di Sventura.
Alla fine prendo la mia posizione, guardo la collega scalza in piedi accanto a me, che mi rivolge un'espressione come per dire "che ci vuoi fare Elisa? Oggi ci tocca questo", mi tolgo le scarpe, e comincio anche io il balletto zen.
Questa palestra è un posto strano, un giorno ti ritrovi a fare danza del ventre con un'istruttrice che ti dice che l'obiettivo del corso è fare amicizia per andare a mangiare una pizza insieme, il giorno dopo ti ritrovi un istruttore che, al buio, ti dice di stare disteso per terra senza muoverti, immobile, immaginando di contrarre e distendere tutti i muscoli del tuo corpo. Che tu pensi "ma se volevo stare sdraiata a fare niente, pensando di darmi una mossa ma restando comodamente immobile, me ne sarei rimasta a casa sul mio letto, quantomeno starei più comoda!". Inoltre risparmierei.
La mia palestra è un posto strano, la ragazza compagna di corso, coi pantaloni sempre a vita bassa, che conosco appena, mi chiama Danzadelventre. La proprietaria della palestra, invece, mi chiama Eli, come se fossimo amiche di infanzia. Io non ho idea di come si chiami lei; in mancanza d'altro ho deciso di chiamarla Patrizia .
Poi c'è quella compagna di corso 50enne gentile e simpatica, di cui so tutto. Lei mi piace perché sembra una brava persona, ha una figlia di 13 anni che fa judo e che si chiama Cinzia, suo marito invece lavora all'università, insegna matematica e non viene quasi mai in palestra. La sua collega di studio si chiama Daniela. Praticamente ormai la conosco benissimo, conosco i suoi gusti e le sue abitudini. I suoi orari di lavoro e il nome delle palestre vicino casa sua. I prezzi dei corsi che fa e i problemi del suo condominio. Unica cosa che non so, di questa Compagna di Corso, è come si chiami.

Per la categoria "new entry", invece, abbiamo il nuovo piccolo amico che da ieri ha deciso di fare parte della nostra numerosa famiglia.
Inizialmente, devo ammetterlo, pensavo che mia madre si fosse immaginata tutto. La sua teoria però, è stata successivamente confermata dalle mie sorelle, che hanno visto entrambe con i loro occhi.
Quindi adesso è ufficiale: abbiamo un topolino in casa.

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