venerdì 24 maggio 2013

Grazie Signorina

Da qualche mese ormai frequento abitualmente una palestra. Lo so che non è da me, e che solitamente non ho le forze nemmeno per aprire un barattolo di maionese (che infatti nemmeno mi piace), però questa volta sta funzionando: ho pagato l'iscrizione annuale, vado 3 volte a lla settimana, e non ho le forze nemmeno per fare 3 addominali di fila (oltre che per aprire quel barattolo di maionese).
In ogni caso tutti questi sforzi stanno funzionando; sono talmente abituè della palestra che saluto quasi tutti i frequentatori/istruttori e alcuni li conosco pure per nome! E, se consideriamo che nella precedente palestra, dove facevo acquagym con Serena, conoscevo solo la ragazza della reception, della quale chiaramente non conoscevamo nemmeno il nome e che chiamavamo "femminuccia" malgrado fosse un uomo malamente incastrato in un corpo da donna, è un grosso passo avanti nella mia vita da sportiva.
Insomma, in un primo periodo ero entrata in uno stato di confusione fisica, in cui faticavo in palestra, e poi mangiavo per recuperare le fatiche, ma pensavo che faticando avrei tranquillamente potuto mangiare tutto. In effetti il motivo per cui mi ero iscritta in palestra non era tanto dimagrire, quanto il potere mangiare tutto senza problemi.
Ora lo posso dire con certezza: questa cosa non funziona.
Cioè, non è che vai in palestra a perdere centinaia di calorie, e poi le stesse calorie le puoi riprendere mangiando 2 o 3 merendine? No. Inspiegabilmente quello che perdi è sempre meno di quello che mangi. Anche se non mangi niente e perdi tanto. Puoi fare 15 giorni consecutivi di palestra e poi prendere 3 etti con un cracker (o, come nel mio caso, con un paio di waffel con Nutella).
L'altro ieri, per esempio, ho mangiato un gelato e contemporaneamente fatto una passeggiata di un'ora e mezza. Vicio dice che il gelato l'ho smaltito. Scientificamente, quindi, possiamo dire che la quantità di calorie e grassi che perdi, dopo aver mangiato o poltrito per giorni, dipende dalla buona volontà che ci metti per perderli.
Io, che ho pagato fior di quattrini in palestra, creme anticellulite e pseudo diete faidame, posso dire con certezza di essere stata ripagata con un chilo e mezzo in meno in 4 mesi. Come dice sempre  il Glamour, il segreto per dimagrire è combattere la cellulite su 3 fronti: dieta, creme e palestra.
Però so di essere dimagrita, perché me lo dicono tutti. E quando succede mi chiedo sempre quanto fossi obesa prima. Probabilmente un chilo e mezzo in più, una persona di 1 metro e 62, è come 12 chili in più in una persona di 1 metro e 64.
Tutti questi progressi atletici, comunque, non spiegano quanto accaduto oggi fuori dalla palestra. Oggi, mentre me ne stavo felicemente tornando a casa dopo un'ora di imbarazzanti tentati esercizi di equilibrio sopra una gigantesca palla di gomma, proprio mentre uscivo dal cancello della palestra, vengo fermata da una signora. Tipica signora di età compresa fra i 60 e i 70 anni, un poco ignorante e, l'ho capito subito dopo, con qualche rotella fuori posto.
La signora dentro la sua auto, finestrino aperto.
Le passo davanti e mi chiede "scusi signorina, ma qui c'è una palestra?". Io, che pensavo che fosse solamente una signora che era lì per prendere sua figlia uscita dalla lezione di yoga o il nipotino dalla lezione di judo, oppure che semplicemente la grossa insegna sopra la nostra testa con scritto "PALESTRA" non fosse abbastanza visibile, mi fermo e rispondo "sì, qui dentro, in fondo allo scivolo". La signora, quindi, rincuorata dalla mia risposta, scatta fuori dalla macchina e mi dice "no, glielo chiedo perché mia figlia è andata un attimo nel negozio qui vicino in farmacia, che il dottore ci ha prescritto delle medicine per mia nipote e lei le sta comprando, quindi io volevo vedere se questa era una palestra". Ho pensato subito: ok, vuole dei soldi con la scusa delle medicine. Continua "siccome mia nipote cammina con le punte dei piedi, come le ballerine, ha presente? Ma è piccolina, però cammina, il dottore ci ha consigliato di farle fare piscina, lei che dice? In questa palestra può venire?". Io "guardi in questa palestra non c'è la piscina, può provare in quella più avanti, vicino il bar nella traversa". Ma perché lo faccio? Perché dovevo continuare la conversazione? Non potevo dire semplicemente "no"?... La signora "ma quale? Quella più avanti? E mi dica, dov'è? La Polisportiva?" io continuo il simpatico siparietto "no, ma anche la Polisportiva va bene". La signora "ah, quindi anche la Polisportiva? Ma lei che dice signorina? La piscina va bene per mia nipote? Perché io ho due figli, ma sono ormai grandi, il maschio è sposato ma non ha figli. La femmina è sposata e ha questa bambina, quindi ormai io sono nonna. E mia figlia lavora, mica può portare la bambina in palestra, quindi io voglio vedere in questa qui. Ma si paga?" e io "sì signora, si paga, vada alla Polisportiva". E lei "Ah, lei dice alla Polisportiva? E ce l'hanno la piscina? Perchè la bambina deve fare piscina, dice che le persone che hanno questo problema come lei devono muovere le gambe, lei che dice signorina? Ma qua quindi la piscina non c'è. Perchè i miei figli mica ci andavano in palestra, ci andavano i figli di mio fratello, ma mia nipote ormai è grande, quella è Miss Italia, a 14 è uno stecchino. E che si fa? Ginnastica? E la ginnastica com'è per mia nipote? Ma se io gli porto il certificato medico se la prendono? Che dice, che devo pagare? No perchè se mio genero non supera il reddito forse non c'è bisogno che paga, lei che dice signorina?". Io "signora, vada alla Polisportiva col certificato medico". Ma io perché? E la signora "ah, dice alla Polisportiva? Grazie signorina, grazie" al che pensai che finalmente avevo esaurito tutti i suoi dubbi, lei infatti va per avvicinarsi di nuovo alla sua macchina allontanandosi dal mio fianco, ma riprende "quindi in questa palestra lei dice no? Non c'è qui una piscina, che dice signorina, si paga? Lei mi dice che si paga assai, mi conviene?" io "signora, scenda ad informarsi, all'ingresso c'è una ragazza simpatica con i capelli ricci, chieda a lei, per chiedere non si paga". La signora "ah, quindi lei mi dice di informarmi? Quindi forse non si paga? Ma c'è.." "signora scenda e si inform.." "ah, va bene, grazie signorina, perchè mia nipote dovrebbe fare piscina, lei che dice, non è meglio? Perchè per le gambe che ha dice che serve fare nuoto". Intanto torna la figlia dalla farmacia "mamma sali in macchina". "Stavo parlando con la signorina che mi stava dando informazioni sulla palestra, ma la piscina non c'è, grazie signorina, è stata troppo gentile ed educata, vedi che dice la signorina? Grazie, allora mi informo...". La figlia di nuovo "in macchina!".
Torno a casa.

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