lunedì 3 settembre 2012

Mai fidarsi delle apparenze, nemmeno del cibo.

E quando tutto ti si rivolta contro. Quando rientri al lavoro stanca per il periodo di ferie che non augureresti nemmeno al tuo peggior nemico. Quando la sveglia alle 7:00 del mattino ti concede un traumatico risveglio e il sonno cerca disperatamente di avere la meglio. Quando arrivi al lavoro e vieni travolta da un'infinità di attività tutte improssivamente importanti. Quando alla riunione del lunedì mattina post ferie il tuo capo di inonda di complimenti del tipo "sono molto deluso" "pensi di essere efficiente" e "la prossima volta vedrai". Quando salti la pausa pranzo per cercare di concludere quante più cose. Quando il tuo capo ti richiama bruscamente per un non-nulla. Quando ti ritrovi riflessa nello specchio del bagno con gli occhi rossi e la collega che ti consola per le stesse sorti subite. Quando il tuo fidanzato commenta tutto questo con "vabbene a dopo". Ci sono alcune cose che ti possono tirare su, che riepilogo nell'ordine:

1. comprare l'ultimo numero di Glamour con l'inserto Accessori 2013 contenente almeno 400 nuovi prodotti elencati per colore.
2. entrare in una pasticceria e ordinare una qualsiasi cosa al cioccolato.
3. ricaricare il telefono ormai scarico da 2 mesi per riavere l'opportunità ed il piacere di potere telefonare a qualcuno ed immergersi in inutili e rilassanti conversazioni.
4. aprire il frigo e fagocitare cibi a caso.

Ed io, non volendo rinunciare a nessuno di questi piaceri, li ho onorati tutti nello stesso ordine in cui ve li scrivo.
Mi vedo costretta, quindi, a fare le mie considerazioni sulla giornata:
- Sì, va bene, Marieclaire è una bella rivista e proprio ieri avevo letto un articolo molto divertente sui figli che restano a casa coi genitori. E' molto professionale e molto curata, però... Vuoi mettere tutte quelle scrittine coi colori sgargianti? Vuoi mettere l'allegato con gli accessori? La sezione Personal Shopper coi prodotti low cost? Insomma, Glamour darà pillole di informazioni, sarà prodotto in-versione-ridotta-per-andare-incontro-alle-mie-capacità-mentali, ma, come direbbe Gigi Proietti, a me me piace!
- Io non mi spiego come, nel 2012, ci possano essere bar che non hanno niente con Nutella! Nessun cornetto (croissant), nessun dolcino, nessuna sfoglina. Niente. Sono entrata in un bar che per metà è bar-pasticceria e per metà panificio. Il paradiso del junk-food. Ho chiesto "questa sfoglina è con Nutella?". No. "E questi biscotti?". No. "Avete qualcosa con Nutella?". Risposta: "no, con Nutella no". "Con cioccolato?". "Questi". "Ma sono gocce di cioccolato?!?". "Sì".
Ora, dico io, è mai possibile che l'unica cosa che si trova dentro un bar sono dei biscotti con gocce di cioccolato? Cosa mangia la gente di solito quando è depressa? Ricotta?
- Sto cominciando ad avere serie difficoltà ad andare dietro ai continui cambiamenti di piani tariffari della Wind. Adesso "i minuti" costano 5,50 euro al mese, lo so. Ma l'autoricarica? Quanto fa 1 Noi-Wind + 1 autoricarica? Cosa sono i minuti "Veri"? Perchè Fiorello sposa Baldini?
- Ricordo i bei tempi in cui il salame faceva quel tipico odore che solo un salame può fare. Ci sono cose che si riconoscono a naso. Solitamente per capire se una cosa mi piacerà, prima la odoro. Infatti non mi spiego come faccia certa gente a mangiare alcuni formaggi francesi.
Qualche mese fa ho assaggiato il gorgonzola nella pizza. Ero convinta non mi piacesse, ma dato che per sbaglio era finito fra gli ingredienti, mi sono detta "vabbè, proviamolo, non si sa mai, i gusti cambiano". Mangiavo la pizza e più mangiavo più avevo la senzazione che quella pizza fosse andata a male, che fosse ammuffita. Non capivo perchè avesse lo strano sapore di suola di scarpe.
Adesso è ufficiale: il gorgonzola è disgustoso.
Come quando ho provato ad assaggiare il sushi. Ho preso un tovagliolino, ho agguantato quel pezzetto ovale arancione, sentendomi furba. Mi sono detta "male che vada è pur sempre salmone, saprà di salmone! Al massimo di pollo". L'operazione è stata: passaggio da tovagliolino a bocca - successivo passaggio da bocca a tovagliolino - appallottolamento del tovagliolino - ricerca di un nascondiglio per tovagliolino sotto un piatto. Lì si è conclusa la mia avventura col pesce crudo.

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